Tra una stagione di matrimoni e l’altra: il progetto Anima di donna
Il progetto Anima di donna nasce una mattina di settembre quando mi sono chiesto, da fotografo professionista, cosa avrei fatto nel periodo ‘morto’ invernale.
La decisione di dedicarmi ai ritratti è stata abbastanza facile, perché, del mio lavoro, è quello che mi piace fare di più. La domanda difficile era: che tipo di ritratti? Come?
E poi ho pensato alle donne. Era un periodo abbastanza brutto per quanto riguardava la cronaca nera: si sentiva continuamente parlare di abusi e violenze. E allora ho voluto omaggiarle queste donne, facendole vedere non solo come oggetti sensuali e sessuali, ma cercando di far vedere la loro anima, la loro vera essenza. Nella loro normalità che poi diventa naturalmente bellezza.
E il nome “Anima di donna” è venuto praticamente fuori in maniera naturale.
Cosa mi serviva per realizzare il progetto?
- Delle modelle
- Una location
- Dei collaboratori
Le modelle per Anima di donna
Volevo lavorare con donne normali, quelle che incontriamo al supermercato, che incrociamo per le scale del nostro condominio, quelle che riempiono le nostre giornate con la loro grinta e forza e allora ho deciso di lavorare con modelle non professioniste.
Ho fatto un casting call sulla mia pagina Facebook e… mi sono arrivate più di 30 candidature!
È stata davvero una sorpresa, non pensavo di dovermi trovare a gestire tante persone. Si è trattato di un progetto autofinanziato, quindi ho dovuto dire dei no e stare bene attento a non sopravvalutare le mie risorse.
Ringrazio però infinitamente tutte le donne che hanno inviato la loro candidatura. Se avessi potuto avrei scelto e raccontato fotograficamente tutte.
Come le ho scelte?
Diciamo che sono andato piuttosto a istinto, basandomi sulle loro risposte e sulla loro effettiva voglia di partecipare al progetto e su quanto lo avessero realmente compreso. E poi in base alla fiducia che mi hanno dato. Non potevo provare a ‘fotografare’ l’anima di una persona senza che questa si fidasse di me.
Ho scelto 7 donne: Cindy, Alessia, Alice, Diana, Federica, Caterina e Lavinia. Purtroppo però alla fine Cindy che era in dolce attesa non ha potuto partecipare a causa di un’influenza, ma la saluto e la ringrazio comunque.
Mentre parlavo con loro e studiavamo le varie fasi del lavoro ho scoperto che quasi tutte avevano almeno un tatuaggio. Il mio shooting non era dedicato al nudo e io ammetto di non essere un esperto dell’arte del tatuaggio, ma nel parlare con le mie modelle ho capito che quei tatuaggi non erano altro che pezzi della loro anima mostrati al mondo. Direi che era perfetto per il mio progetto e quando ho potuto, li ho mostrati.
La location di Anima di donna
Volevo un posto nel quale riuscire a creare una connessione con le modelle. Non uno studio asettico, non un posto dispersivo. Volevo qualcosa di intimo; avevo già deciso che avrei lavorato con modelle non professioniste e il tipo di lavoro previsto mirava a ‘entrare’ dentro la loro anima: mi serviva un posto accogliente, familiare, che le mettesse a loro agio.
E così ho trovato
Un appartamento che Chiara Marchi aveva appena ristrutturato e arredato con ricercati e raffinati pezzi di artigianato locale triestino. Un piccolo gioiello che aveva tutte le caratteristiche che stavo cercando. Sono saltato sulla sedia dalla gioia. Contatto Chiara e troviamo un accordo per lo shooting. Approfitto anche per ringraziarla perché è stata gentilissima e disponibile.
I collaboratori di Anima di donna
Ovviamente… non potevo fare tutto da solo.
Mi serviva almeno un truccatore o una truccatrice e un tecnico delle luci. La scelta per la make up artist è caduta su Federica Miani che è subito entrata con entusiasmo nello spirito del progetto. Un’altra donna, sì, perché volevo che le modelle si sentissero a proprio agio e direi che è andata molto bene. Ha capito quello che volevo, senza però snaturare le vere personalità delle ragazze. È stata prima lei a leggere la loro anima e le ha rese perfette per lo shooting.
Poi ho chiesto aiuto al bravissimo Roberto Srelz per la parte importantissima delle luci. Un aiuto perfetto, mai invadente, sempre pronto e che ha saputo capire tutte le mie esigenze.
L’ultima arrivata è Angela Del Prete, che si occuperà di curare i testi con i quali presenterò il progetto e molto probabilmente correggerà anche questo. 🙂
Chi ringraziare per la riuscita del progetto Anima di donna?
Oltre ai collaboratori di cui ho già parlato e tutte le mie meravigliose modelle, ringrazio il Nwac (Nikon Wedding Advanced Campus), un percorso che sto seguendo da ormai tre anni e che non credo mi stancherò mai di fare; gestito con grande passione da fotografi perfezionisti e affermati a livello nazionale e internazionale, che con la loro competenza ne sono i pilastri fondamentali. Nel frattempo sono diventati anche dei cari amici e ne approfitto per ringraziare anche loro. Sono Franco Russo, Emanuele Carpenzano, Gianni Russo e Pascal Beatens. Grazie, davvero.
Un grosso grazie anche alla fotografa Fabrizia Costa che, oltre ad aiutarmi dall’Austria con consigli e suggerimenti anche logistici per la creazione del progetto, mi ha anche indirizzato verso quello che è il mio percorso artistico e su cosa e come devo lavorare. Grazie di cuore, Fabrizia
Merita i miei ringraziamenti anche Fabrizio Castorina, fotografo artista, che ha dispensato suggerimenti e parole importanti per la riuscita del progetto, Grazie anche a te, Fabrizio.
Ovviamente grazie anche alla mia famiglia. A Silvana, che merita una menzione speciale per la pazienza avuta durante tutta la preparazione del progetto e anche dopo, per il semplice fatto di esserci; a mio figlio Loris; ai miei genitori e al mio fratellino Alex e alla sua bellissima moglie Erika. Grazie infinite, perché senza di voi, non sarei mai arrivato fino a qui.
E grazie a chi vorrà accompagnarmi e seguirmi in questa fase del progetto, nel quale ogni volta presenterò una protagonista e cercherò di raccontarvi la sua anima. Sarà tutto pubblicato sul blog, sperando che anche voi, come me, riusciate a leggere nelle anime di queste donne, e ad amarle per quello che sono e non solo per come appaiono.
Nelle foto dell’intero progetto gli accessori sono di Laboratorio degli in-perfetti, Studiocinque e altro, CB Paintings, Fontana Luce light lab, Vud, Blu di Prussia
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